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UNA VITA DIVERSA

SCRITTORI IN PILLOLE

NAPOLI MUORE
(Testo e musica di V. Borrelli)


Napoli muore con il vento dimenticandosi di sé
Napoli muore per un bimbo che vive senza un perché
poi si distende sul mio letto e fa l’amore con me
bruciando giorni disgraziati svegliandosi nel caffè

Napoli muore consapevole della sua oziosità
e s’innamora in un bar per una stagione che verrà
poi come un vecchio aspetta che
il tempo passi senza novità

Che mondo! Quattro puttane che ti passano accanto
e fanno il girotondo senza le mutande

Allegramente Napoli si droga e sogna per un po’
e si scatena in discoteca o legge libri in biblioteca
poi guarda il cielo e canta amore cadendo ancora nell'errore
e si traveste è un travestito e si rivede nel finito

Napoli muore in bicicletta o in tanti uffici e scrivanie
Napoli sente ma non parla è sempre in cerca di manie
e se la vita si è impiccata Napoli crede all'avventura
magari con tante valigie ed una storia un po’ più sua

Napoli muore sui cartelli di proteste appesi ai muri
Napoli muore di prostituzione e di falsi amori
non è più come una volta od è la stessa ma cosa importa?

Che mondo! Senza cortili e senza spazi per giocare
che idea lasciare tutto e andare in giro a bestemmiare

Quando il cielo si fa scuro e il sole è più pezzente
quando la vita non è più sua
Napoli prega qualche santo e grida forte: “Dammi tempo!”
Quando mangia nei digiuni o tenta la fortuna
Napoli diventa ironia
chiedendosi se la sua vita è solo una ferrovia

Napoli muore tra cortei e scioperi internazionali
poi si confonde tra i confusi o si addormenta tra gli illusi
Napoli muore ma lo sa perciò rimane come sta
e si rassegna per la via o si ribella per apatia

Napoli muore in giradischi nelle domeniche d’inverno
oppure annega nel suo mare per depressione totale
Non è lo specchio di se stessa
Napoli piange anche se si fa festa

Che mondo! Senza un momento da dividere in due
morire non è più forse una ragione per vivere

Quando il cielo si fa scuro e il sole è più pezzente...

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